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Subjectification in Times of Indebtedness and Neoliberal/Austerity Urbanism

Antipode

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Abstract

How can we analyse the (re)emergence of squatting in relation to the current housing crisis in Italy? Centred on the case of Rome, the paper theorizes this return as resulting from processes of subjectification in the housing sector linked to the raising of indebtedness as a main dispositif of capitalism under neoliberal/austerity urbanism agendas. The political economy‐oriented literature on neoliberal/austerity urbanism is bridged with the post‐Marxist approach of Maurizio Lazzarato. Debt is seen as the archetype of social relations, shaping and controlling subjectivities, making the “work on yourself” essential to the reproduction of (indebted) society. However, given the circular nature of power, indebtedness can be generative of new processes of subjectification aimed at subverting the same power relation. In this sense, the paper operationalizes the conceptualization of Foucauldian subjectification recently proposed by Judith Revel, emphasizing how subjectification always results from (1) an action/gesture and (2) a consequent deconstruction of the identity. Come analizzare il ritorno della pratica delle occupazioni nel contesto dell'attuale crisi del settore della casa in Italia? Focalizzandosi sul caso di Roma, il contributo analizza tale ritorno come risultante dai processi di soggettivazione nel settore della casa legati all'emergere del debito come principale dispositivo del capitalismo nella fase di adozione di politiche urbane neoliberiste e di austerità. Il contributo combina la letteratura su queste politiche nell'ambito della political economy con l'approccio post‐marxista di Maurizio Lazzarato. Il debito è teorizzato come l'archetipo delle relazioni sociali che dà forma e controlla le soggettività, rendendo il “lavoro su di se” essenziale per la riproduzione della società (indebitata). Tuttavia, data la natura circolare delle relazioni di potere, il debito può dare vita a nuovi processi di soggettivazione finalizzati a sovvertire quella stessa relazione di potere. A tal proposito, il contributo rende operativa la concettualizzazione della soggettivazione foucaultiana sviluppata recentemente da Judith Revel, riconoscendo come la soggettivazione sia sempre il risultato di (i) un'azione o gesto e (ii) una conseguente decostruzione dell'identità.